Un altro anno sopra i 110mila passeggeri per il bus urbano e un vero e proprio boom per la funicolare con quasi il 25% di viaggiatori in più: il 2016 del trasporto pubblico parla di una crescita nell'utilizzo del servizio, con qualche sorpresa che sembra legare in modo più diretto il numero dei biglietti venduti alla presenza di turisti. È il caso del Piazzo: il mese migliore del 2016 per la Funicolare è stato ancora una volta agosto, come nell'anno precedente. Ma ha fatto registrare un vero e proprio boom: 13.452 biglietti venduti contro gli 8.931 del 2015, nel mese in cui le attività produttive rallentano e le scuole sono chiuse. È questa cifra, oltre al “fermo” tecnico di un mese che nel 2015 ha ovviamente ridotto il numero dei viaggiatori (circa 5mila in meno rispetto ad aprile 2016), a spingere in alto il dato dell'anno appena terminato. «E sembra un sintomo» spiega l'assessore ai trasporti Diego Presa «di un rinnovato interesse per il Piazzo che travalica i confini biellesi. Un interesse che contiamo di coltivare rendendo la funicolare gratuita dopo i lavori di restauro che partiranno nelle prossime settimane e che viene alimentato dalle sempre più numerose iniziative che hanno al centro il borgo storico, dalle mostre e dagli eventi del polo culturale di palazzo La Marmora, palazzo Gromo Losa e palazzo Ferrero a momenti come il mercato della Crocetta, la Folle Notte di carnevale o Bolle di Malto in piazza Cisterna. È un'impressione confermata anche dall'utilizzo più intenso del parcheggio del Bellone».
Per i biglietti delle linee del bus (la statistica tiene conto di linea urbana 900 e dei tratti cittadini delle linee extraurbane) l'andamento dei flussi di passeggeri è più costante: la media è di 9.607 al mese, con tre mesi, settembre, ottobre e novembre, sopra quota 10mila (a settembre il record con 10.979) e due, gennaio e agosto, sotto quota 9mila. «Un aumento più considerevole» sottolinea Diego Presa «riguarda tutte le tipologie di abbonamenti. Ne sono stati venduti 7.032, quasi 900 in più rispetto all'anno prima, il 14,3% di incremento. Settecento degli abbonamenti in più arrivano dagli studenti. È il segno di un uso più intensivo dei bus. E il segnale positivo è che l'aumento degli abbonamenti non ha portato a un calo nella vendita dei biglietti ordinari, oltre 1500 in più rispetto al 2015».